La piazza, la strada, le corti: note sulla composizione urbana nelle borgate ufficiali di Roma
Milena Farina
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Abstract
Pur adottando l’edilizia aperta tipica delle esperienze più moderne, gli architetti delle borgate di seconda generazione propongono spazi urbani ben definiti dai fronti edilizi e allo stesso tempo aperti e concatenati in sequenza. Se da una parte infatti la regolarità geometrica delle planimetrie fa riferimento alle esperienze internazionali moderne, dall’altra è chiara la volontà di rielaborare i temi urbani più tradizionali come la piazza e la corte, evitando di reiterare in maniera indifferenziata schemi planimetrici astratti rispondenti a ragioni meramente igienico/funzionali. La composizione degli edifici è infatti calibrata in modo da realizzare unità spaziali compiute e misurate, creando allo stesso tempo assi prospettici, sequenze e ambienti urbani attentamente studiati in funzione della visione tridimensionale.
Farina, M. “La piazza, la strada, le corti: note sulla composizione urbana nelle borgate ufficiali di Roma.” In Borghi rurali e borgate. La tradizione del disegno urbano in Italia negli anni Trenta, edited by G. Corsani and H. Porfyriou, 76-95. Roma: Palombi, 2017. http://www.palombieditori.it/detail.php?book=1469&search=Borghi%20rurali%20e%20borgate