Giovannoni prima di Giovannoni
11 Marzo 2021
6pm (CET)
Andrea Pane (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Alle origini della nozione di “ambiente”: dalle commissioni AACAR alla Conferenza di Atene
La nozione di “ambiente”, tipicamente italiana e difficilmente traducibile in altre lingue, segna fortemente il percorso della tutela dei monumenti a partire dalla fine dell’Ottocento fino alla metà del Novecento. Il contributo proposto illustrerà sinteticamente le prime testimonianze dell’uso di questo termine in senso giuridico e operativo, a partire dall’interpretazione estensiva delle norme per la “tutela indiretta” contenute nelle leggi del 1902, 1909 e 1912. In questo processo l’AACAR svolgerà un ruolo fondamentale, innestato sulle prime esperienze condotte fin dai primi anni del Novecento dall’associazione stessa per l’inventario dei monumenti di Roma. Particolarmente significativa, in tal senso, sarà la riflessione proposta da un’apposita commissione dell’AACAR, nominata su richiesta di Corrado Ricci, all’epoca del Direttore generale per le Antichità e Belle Arti e composta tra gli altri da Gustavo Giovannoni e dal matematico Giulio Pittarelli, per dirimere una controversia insorta nel 1917 in merito all’applicazione della tutela indiretta nei confronti di un edificio da realizzare a Perugia. Il parere della commissione influenzerà notevolmente la giurisprudenza successiva, estendendo l’applicabilità dei concetti di “luce” e “prospettiva”, contenuti nella legge di tutela fin dal 1902, anche alle questioni di “ambientamento”. Su questi temi Giovannoni tornerà a riflettere in diversi scritti degli anni Venti, che si intrecceranno con la questione dell’inserimento di nuovi edifici nelle “vecchie città”, alla luce della diffusione del modernismo in Italia. Questo dibattito troverà un primo punto di arrivo nell’articolo 7 del voto conclusivo della Conferenza di Atene (1931) che raccomanderà, per la prima volta a livello internazionale e pur con tutte le ambiguità della formulazione adottata, particolare cura per l’ambiente dei monumenti e per “talune prospettive particolarmente pittoresche”.